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NMP
Che cosa occorre fare?
Si argomenta del cosiddetto narcisismo maligno considerando un mix estremo di narcisismo, comportamento antisociale, aggressività e sadismo. Si legge narcisista perverso o manipolatore perverso. Si distinguono tipi e sottotipi di psicopatia. Sempre pronto ad aumentare i livelli di ostilità, il cosiddetto NMP mina la stabilità, il benessere e la felicità dei singoli, delle famiglie e delle organizzazioni, in ogni tempo, nel crudele tentativo di disumanizzare le persone con cui entra in relazione. Assume ruolo di pericoloso criminale di specie il quale partecipa del disfacimento dei fondamenti dell'umanità. I livelli di manipolazione, maltrattamenti e violenza sono spesso estremi. Ecce Homo.
Si può leggere molta letteratura, tutto. Vi sono definizioni, tentativi di definizioni. Borderline, sociopatico, psicopatico, antisociale, narcisista, limitano sottoconcetti complessi negli sforzi di osservazioni, riflessioni, studi, ricerche volte all'indagine di quel che limitato non è e non può essere. Si può argomentare della scienza vuota. Nel 1977 Carl Gustav Jung descrive l'archetipo del vampiro come partecipante del polo Ombra, che distrugge la psiche e non porta la vita ma porta la morte. Nel 1996 è James Hillman che individua l'archetipo del distruttore. Tra le mie ricerche apprendo una via che apre a un passato di analisi trasformativa ed individuo una linea. Le definizioni appartenenti a sconosciute o manifestate perversioni mi par traccino un profilo patogeno. Penso non sia saggia una definizione di quel che oggi reputo una nuova sostanza di più acuta lesività psichica. Ritengo non sia corretto generalizzare, banalizzare, considerare un tipo, categorizzare, classificare. Ogni essere umano ha una storia, la propria esperienza, il proprio agire. Occorre attenzione specifica. L'indagine oggettiva si traduce in grafici, calcoli, percezioni, cifre, statistiche, paralleli. Un'osservazione psichica soggettiva ambisce alla partecipazione d'intellezione e a una complessa serie di concetti e idee elaborate in risposta alle manifestazioni sensibili possibili grazie al trasferimento, per così dire, nella psiche dell'altro.
So che molti vorrebbero o vogliono solo essere ascoltati. Molti vorrebbero cancellare i maltrattamenti, le violenze, gli abusi, ogni inganno, i tradimenti seriali. Comprendo profondamente la sana rabbia, la frustrazione, la distruzione esistenziale. Comprendo la vergogna, la paura, il desiderio inespresso, il generarsi della sofferenza in seguito all'abbandono, lo scarto narcisista a motivo della devastante insensibilità. Io non ho nessuna pillola. Ma per chi non viene ascoltato dalla famiglia, dagli amici, da chi non sa, il mio ruolo è la mia lotta per dar voce a tutte le vittime.
Sono qui per ascoltare.
Non sono qui per giudicare. Non sono qui per manipolare. Sono qui con le braccia tese in aiuto.
Siate assertivi.
Osservate i dettagli. È tutto palesato. Il disordine fuori, la confusione, la rottura d'equilibrio sono il disordine, la confusione, la rottura d'equilibrio dentro. L'importanza di una mente ordinata è capacità di far bene.
Fornisco un servizio di consulenza professionale e confidenziale a coloro i quali sono stati colpiti o stanno lottando con gli effetti traumatici dell'abuso narcisistico. Se siete stati o siete attualmente in una relazione con un individuo narcisista trovare un consulente che abbia familiarità ed esperienza con l'abuso narcisistico è di vitale importanza, poiché può essere notoriamente difficile per chi non sa e - per così scrivere - non è addestrato alla personalità, identificare correttamente e lavorare con questo abuso relazionale.
Molti potrebbero passare anni senza rendersi conto di aver vissuto una relazione narcisistica, sia essa con un genitore, un partner, un fratello, un datore di lavoro o un amico. Gli effetti dell'abuso narcisistico sono devastanti poiché spesso causano traumi profondi, stress, angoscia, terrore, con conseguenti problemi di salute mentale e fisica. I danni emotivi sono profonde ferite, cicatrici che si sentono. Chi porta con sé l'esperienza personale e le sfide del sopruso ha una profonda comprensione delle difficoltà affrontate da chi ne è colpito. Il Trauma eÌ€ un conundrum... sospende il tempo facendone un presente privo di avvenire. Alla persona sembra impossibile raggiungere l’istante seguente a quello attuale; si sovrappone un infinito invalicabile, fatto di paura ... Si puoÌ€ superare questo momento costruendo un ponte di parole e la paura non diverrà panico.
Sorrido leggendo di sviluppo umano, progresso, successo, quando penso all'essere speciato funzionale. In questa contemporaneità così liquida i cosiddetti narcisisti maligni sono anche definiti casi, penosi, vuoti, soli, mostri. Non si perda l'orizzonte, ορισμÏŒς, definito, definizione, poiché non v'è nulla di fantastico e si discute sempre e comunque dell'essere cosiddetto umano. Così come da sempre si discute di malvagi tout court. L'aristotelico essere razionale è quanto ci sia di più lontano nel definire l'uomo, se consideriamo l'essere razionale in quanto essere. Procedendo per mετά, ovvero per ciò che viene dopo, assumendo definizione in divenire, allora l'uomo è l'essere che razionalizza. La cosiddetta personalità partecipante di narcisismo perverso è espressione della crisi di valori e del vuoto di certezze. Macchina non funzionante disidentitaria sopravvivente alla dispersione del cosiddetto essere. Ente non olisticamente partecipante di ciò che lo abita, ma globalmente cieco strumento d'implosione di senso. La mappatura emotiva non correttamente formata non consente una risonanza dei significati di parole e azioni. Il soggetto altro si oggettivizza. Ogni tentativo di strutturare la mappa è un inganno, giacché non esiste un innesco necessario a comprendere i sentimenti altrui, né una chiave di senso che apra a una educazione, originariamente nulla. Ne è dimostrazione il continuo spingersi oltre limiti disumani. La relazione supera l'orizzonte della cosiddetta umanità. Il vissuto non discerne cosa è corretto da cosa è scorretto, cosa è grave da cosa non è grave. Protagora fa forse scivolare durante la storia il suo uomo è misura di tutte le cose. Delle cose in quanto sono. Delle cose che non sono in quanto non sono. Un'errata traduzione che dovrebbe riportare denari, intesi valori. Nella dimensione di uomo come principio di conoscenza e metro di valutazione, sulla differenza di chi non pensa e di chi pensa, in assenza di verità - poiché la verità esiste quando fatta exsistÄ•re, ovvero l'uscir fuori dallo stare saldo, dal fermarsi, dall'esser stabile - i tratti narcisistici pulsanti perversione collidono con armonia, equilibrio, ordine universale, sulla via dei valori in quanto non sono, per mancanza di completo sviluppo cellulare cardiaco. Una stella non formata è detta anche sui generis o degenere. La bassa luminosità non potendo sviluppare calore, rompe gli schemi della natura.
Il dramma non è più tragedia; si è perduta la serietà. Oggi non si palesa l'irrompere dell'ignoto. Oggi si piange la superficialità. Una profonda critica intellettuale muove sulla follia che ci abita, ma è bene palesare la realtà di una problematica che sopravvive in stretta mancanza di misura. Non solo la tragedia è morta, sono morte la tristezza e la noia, sepolte da apertivi, weekend, vacanze, social networks e social media platforms, a discapito di una fine e interessante creatività che solca il tempo. Questi mondi servono affinché non si ascolti il vuoto lasciato dall’abuso, affinché deresponsabilità vinca sulla riflessione e sulla natura umana, affinché l’uomo sia oggi la crisi. Il vivere di cartapesta crea aridi castelli temporizzati al qual interno volti e personaggi non si incontrano più. Le maschere non mostrano il Tifeo che elude lo scontro con sé stesso. E sulla natura dei problemi sociali, culturali ed emotivi, pongo l'accento sui mali e sulle malattie che le istituzioni hanno definito e prodotto generando danni mentali a favore di controllo e ingiustizia. Voluttà, sete di dominio ed egoismo. Attributi dell'essente che vive il mondo. Se questo genera incontrovertibilmente un quotidiano sofferente, la scelta è il motore che sviluppa energia fulminea.
Se risvegliati da un incubo avrete tracciato il cammino realizzando il tempo condiviso e sprecato accanto a un mostro. Vi sentirete colpiti, distrutti, marci, rotti. Fate così: concentratevi, massima serietà, ricostituite forza. Ogni pezzo. Siate dinamite e percorrete la vostra via. Vivete coraggiosamente. Al mondo non troverete persona peggiore. Non conoscerete limite più basso di scarsità dell'esperienza umana. Avete viste le profondità. Tutto il male. La bugiarderia, l'inganno. Povertà. Tempo e spazio ove nulla si genera e tutto si corrompe a motivo di rigogliosità. Il mondo arido senza luce.
Osservate la realtà per quella che è. Guardate fermi ciò che appare. Trascrivete ogni frase. Smascherate l'ipocrisia.
Vi eÌ€ una Golden Hour tra la vita e la morte. Forse si potraÌ€ non morire in quel momento ... ma qualcosa eÌ€ accaduto nel delicato equilibrio dell’organismo.
Narciso ha bisogno di distruggere per poter respirare. Necessita di una differente sopravvivenza all'effimera vigilia, a motivo di stortura mentale.
L'uomo non dispone di una formula sicura che gli dica come esistere, e quindi si trova a dover scegliere tra differenti possibilità, realizzandone alcune e respingendone altre, esponendosi al rischio di fare la scelta sbagliata.
In tutti gli uomini è la mente che dirige il corpo e verso la salute, e verso la malattia e verso tutti gli altri aspetti della vita. Antifonte, frammento DK 87 B 2
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