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COUNSELOR

Che cosa fa?

La prima attestazione dell’uso del termine counselor in qualità di professionista indica un esperto nel fornire aiuto per effettuare scelte professionali consapevoli e in linea con le proprie attitudini e risale al 1908, da parte del tal Frank Parsons, riformatore sociale statunitense. Mente con esperienza è la definizione usata in Choosing a Vocation. Tuttavia si ritiene sia figura nata in seno alla psicologia e si considerano padri fondatori del contributo partecipante di una visione umanista esistenziale Rollo Reece May e Carl Rogers. Un parallelo spinge a considerare il tal Freud padre della psicanalisi eccettuando i lavori e le influenze del tal Eraclito, del tal Parmenide, di Eduard von Hartmann, di Georg Groddeck, di Arthur Shopenhauer e di Nietzsche.

La BAC, British Association for Counselling and Psychotherapy, fornisce la seguente definizione: Il counselor può indicare le opzioni di cui il cliente dispone e aiutarlo e seguire quella che sceglierà. Il counselor può aiutare il cliente a esaminare dettagliatamente le situazioni o i comportamenti che si sono rivelati problematici e trovare un punto piccolo ma cruciale da cui sia possibile originare qualche cambiamento. Qualunque approccio usi il counselor lo scopo fondamentale è l'autonomia del cliente, che possa fare le sue scelte, prendere le sue decisioni e porle in essere. Un modello comunicativo caratterizzato da una profonda empatia, un contributo concreto alla soluzione di un problema, di una difficoltà o di un disagio momentaneamente vissuto nell’ambito del proprio scenario esistenziale sono precipui. Pensiero critico, intelligenza emotiva, intelligenza esistenziale, sensibilità, sono alcuni essenziali attributi fondamentali del mio principio dirigente. Il counselor aiuta l'individuo o il gruppo di individui a identificare obiettivi e soluzioni a problemi che causano una criticità emotiva. Il counselor aiuta a riconoscere le opportunità per vivere in modo più soddisfacente, oltre a favorire il miglioramento delle capacità comunicative e delle strategie adattive. Il counselor promuovere il cambiamento. Il counselor educa.

Il termine greco μετάνοια, traslitterato in metànoia, conversione, derivato di μετανοέω, ovvero meta pensare e meta intendere, esprime il concetto sottostante di profondo mutamento nel modo di pensare, di sentire, di giudicare le cose. In un mondo sociale quotidiano inautentico nel quale si dice, si fa, si pensa, il mio lavoro è quello di riportare l'ente a esserci, attraverso daseinsanalyse, per poter vivere pienamente l'esistenza umana. È mia cura sottolineare che il counseling offre un contributo a una soluzione, non la soluzione. Si propone come intervento psicopedagogico atto a promuovere ed operare per il benessere. Seguire il flusso processuale dirige verso una via che posso illuminare ma ove non conduco attraverso consigli, giudizi, esercizio d'imposizione, suggerimenti. Solo quando raggiunta posso contribuire al superamento delle problematicità. Sarai tu a lavorare intrapersonalmente. Costituiremo un'alleanza professionale e saremo noi, e saremo io e tu, di buberiana memoria, e saremo io e voi, esperendo una buona relazione interpersonale.




 

Le tre virtù del counselor

Care. E' cura. E' badare, rispettare, accompagnare, comprendere, empatizzare.

Concern. E' partecipazione. E' riguardo, interesse.

Compassion. E' compassione. E' il patir insieme, il muoversi in direzione della sofferenza altrui.

Il vocabolo cura ha dapprima significato latino di responsabilità e sollecitudine. Ancora, riferisce a inquietudine, preoccupazione. Vivendo polisemico, amore, pena amorosa.

COUNSELOR

Che cosa non fa?

Nel disturbante universale non assume ruolo di psicologo, non assume ruolo di psicoterapeuta, non assume ruolo di psicoanalista, non assume ruolo di psichiatra. Non si occupa di disturbi di personalità. Non si occupa di cura di individui con patologia psichica grave. E più in generale non si occupa di cura delle cosiddette patologie. Il counselor non fa il guru, non fa lo sciamano, non fa il guaritore, non cura malattie, non rimette i cosiddetti peccati, non assolve, non fa il teologo confessore. Nel particolare non offre proposte informative cristallizzate in forme di sapere rigidamente predefinite.
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Uno studio approfondito continuo di sé stessi eÌ€ il fondamento di un vero piano di vita. L'indagine individuale eÌ€ requisito capitale. Efficienza, benessere, conoscenza, dipendono in larga misura dalle capacitaÌ€ di scoperta e adattamento al tuo essere. Se nascondi a te stesso i tuoi limiti e difetti, puoi ostacolare il tuo avanzamento al divenire, tanto quanto se dovessi trascurare capacità e opportunità uniche.

Ma voi pur tornate su questo insegnare; io vi dico che quando uno non sa la verità da per sé, è impossibile che altri gliene faccia sapere; posso bene insegnarvi delle cose che non son né vere né false, ma le vere, cioè le necessarie, cioè quelle che è impossibile ad esser altrimenti, ogni mediocre discorso o le sa da sé o è impossibile che ei le sappia mai . Sagredo, giornata seconda

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